Profilo scientifico
Dopo le prime ricerche di Storia della storiografia antica ho presto rivolto la mia ricerca sempre più marcatamente verso la storia della storiografia moderna e contemporanea, verso problemi di teoria della storia e verso filoni di ricerca interdisciplinari tesi alla identificazione degli statuti delle discipline del mondo storico-morale nel loro rapporto.
Ho dedicato quindi lunghi anni alla investigazione minuziosa di diversi corpi di fonti per un periodo che va dal Cinquecento all’inizio dell’Ottocento, provenienti soprattutto dall’area dell’impero, non tralasciando tuttavia comparazioni con altre aree: dalle metodologie giuridiche del Seicento e del Settecento alla manualistica filosofica fiorita intorno a Kant, dai sistemi di diritto naturale alle grande produzione giusrazionalistica, dalle raccolte di dissertazioni su temi di diritto pubblico del Seicento e del Settecento alla produzione “politica” dello stesso periodo e della stessa area implicante i temi della ratio status nel senso contenuto poi nelle formulazioni della Staatistik tedesca; dalle enciclopedie dei saperi della prima età moderna agli sviluppi della Wissenschaftslehre. Inoltre approfondimenti sulla sistematica giridica e le sue articolazioni, su “Filosofia pratica” ed Etica, sui dibattiti metodologici che hanno avuto ad oggetto il formarsi dell’economia politica come scienza storica (prime formulazioni dello storicismo economico).
Tutto ciò ha portato dalla “storia interna” delle discipline, passando per le indagini parallele sul pensiero politico di Hobbes, di Machiavelli ed ampi riscontri storico-storiografici, al riconoscimento di un “paradigma” attraverso cui la Modernità afferma il suo essere scientifico.
Più recenti sono gli studi sul tardo Ottocento e sul primo Novecento, quella “crisi della coscienza europea” (come la si può chiamare echeggiando Hazard) che giunge ai nostri giorni con le caratteristiche di una irreversibile catastrofe.
La fondazione della International Society for Cultural Hstory e l’attiva partecipazione a tutte le sue Annual Conference hanno dato nuovo corpo alle metafore spaziali di cui si era fatta carico la mia ricerca sullo stato e sulla “sfera pubblica”, sullo spazio “pubblico” in generale, nel gioco delle relazioni, con una prospettiva che non costituisce la semplice elaborazione di diversi piani micro e macrostorici, ma investe ogni singolo “oggetto” del contesto storico culturale di una specificità ineludibile.
La mia produzione scientifica è necessariamente variegata.
storiografia antica: pubblicazioni su Tacito, storiografia latina e greca di età imperiale, retorica post-classica.
rapporto fra scienze dello stato e storiografia in area tedesca particolarmente tra Settecento e Ottocento (Studi sulla scuola storica di Gottinga, B. G. Niebuhr, Th. Mommsen);
dibattiti metodologici e teoria delle fonti storiche nella stessa area (studi sulla “Enciclopedia delle scienze storiche” e sulla “Enciclopedia delle scienze giuridiche”, su “Teoria e filosofia della storia” nella Aufklaerung);
teorie giuridiche della “soggettività pubblica”, “pubblicità” e “forma” nel diritto con riferimento alle implicazioni di teoria della politica e della storia ed ai profili storiografici susseguenti tra fine Settecento e Ottocento (studi su Thomas Hobbes, sulla pubblicistica tedesca del Seicento e del Settecento, su giusrazionalismo, sul “repubblicanesimo” kantiano, su G. Jellinek);
storia culturale e definizione di “cultura” (studi sulla Kulturgeschichte con riferimento alle tradizioni disciplinari della politica e dell’etica, sulla storiografia etico-giuridica, sul dibattito Menger-Schmoller);
statuto scientifico dell’etica moderna e contemporanea (studi su Max Weber, sullo storicismo);
le aporie del liberalismo (studi su Tocqueville; profili giuridici delle “felicità”, M. Walzer);
aspetti epistemologici del dibattito contemporaneo su scienza, conoscenza e racconto in storia (studi su H. White e sulla rivista Theory and History, sul Neostoricismo e sulla New Cultural History);
Prospettive della secolarizzazone e statuto scientifico dell’etica moderna (studi su Troeltsch);
Il paradigma della Modernità e i suoi linguaggi normali (Studi su Thomas Hobbes, S. Puendorf, Gianbattista Vico);
L’Europa e la sua crisi, prima metà del Novecento (studi su W. Benjamin, Aby Warburg, Emmanuel Lévinas);
Il Genere e le Generazioni come trama della soggettività (Organizzazione di una Conference della International Society for Cultural History su “Gender and Generations e studio su “Spazi tempi e identità nel gioco delle generazioni”).
Gli attuali temi di ricerca rimandano metodologicamente l’uno all’altro (storia culturale/storia delle pratiche discorsive, dei linguaggi) e contenutisticamente toccano “oggetti” già propri della “lunga durata” della mio lavoro scientifico ma ripensati in nuove prospettive euristiche, analitiche e normative, in rapporto con la promozione di progetti di ampio respiro: studi sui “Giochi linguistici della cittadinanza”, Città/Cittadinanza, Città Globale, Dialogo, Diritto al dialogo, Diritti umani.
Faccio parte del Comitato Scientifico del Premio nazionale di Divulgazione Scientifica organizzato da AIL (Associazione italiana del Libro) e membro del Comitato Scientifico della rivista “Scienze e Ricerche”.
Dal settembre del 2015, anno della sua fondazione, dirigo il Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile.
Dal 2005 sono responsabile artistico e scientifico della Festa della Letteratura e della Poesia che si svolge a corollario del Concorso Internazionale di Poesia e Teatro Castello di Duino.
Dal 2008 sono responsabile scientifico del “Forum Mondiale dei Giovani Diritto di Dialogo”.
Nell’ambito della Letteratura e della Poesia [link] ho accumulato impegni, esperienze e pubblicazioni di cui non mi è più possibile elencare il dettaglio perché non se ne conta il numero: ho curato introdotto e presentato raccolte poetiche e romanzi, ho condotto letture critiche e tematiche di autori italiani e di altri paesi nella loro ricezione italiana, ho organizzato incontri soprattutto dedicati al dialogo fra le culture.
Dal 2008 organizzo il seminario annuale di traduzione “s-Tradurre, ciò che la lingua non può e la traduzione deve”, di cui ho curato ultimamente gi atti 2017, con uno studio su “Il tempo e l’opera. L’evento della scrittura nella forma della sua traducibilità”.
Sono socio fondatore della International Society for Cultural History
Attività didattica
Le prime ricerche nel campo della storia antica mi hanno portata ad insegnare Storia Romana presso l’Università della Calabria, come titolare di cattedra con incarico annuale conferito continuamente fino all’anno in cui ho vinto la prima tornata del Concorso per professori associati diventando così titolare di cattedra definitivamente. In seguito ho insegnato nella stessa Università “Storia della Storiografia Antica”.
Dal 1988 al 1992 delegata del Rettore per i rapporti con la regione e i problemi dell’orientamento.
Dal 1992 ho insegnato nell’Università di Trieste Teoria e Storia della Storiografia, Metodologia e Storia della Storiografia, Esercitazioni di Scrittura Storica, infine Storia e Critica della Storiografia (nella laurea triennale a Trieste) e Metodologia e Storia della Storiografia nella Laurea Magistrale interateneo nell’Università di Udine.
Dal novembre 1916 sono in pensione avendo compiuto i 70 anni di età. Impegno le mie risorse nella direzione scientifica del Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile da me stessa fondato con impegno didattico nelle scuole estive e per le giornate di studio annuali organizzate dal Centro (www.centrocultragiovanile.eu)
Ho coordinato programmi di didattica integrata con i seminari intensivi organizzati nell’ambito dei progetti Erasmus in collaborazione con le Università di Bilbao, Giessen, Rotterdam (sui temi: “Individualismo e teorie del soggetto nel pensiero “sociale” dell’Europa moderna e contemporanea”, 1990-1991; “Identità Nazionali e integrazione delle Humanities in Europa”, 1993; “Sovranità e Autonomia”,1994; Storia e Teoria dei diritti Fondamentali, 1995.
Ho continuato a curare accordi di scambio nell’ambito del progetto Socrates con le Università di Frankfurt Oder, Bilbao e Vilnius fino alla conclusione del mio impegno accademico come professore ufficiale.
Nell’Università di Trieste sono stata continuativamente tutor per i problemi della disabilità. Ho messo così a frutto e approfondito esperienze accumulate nella mia azione di volontariato. Ho lavorato con e per molti studenti disabili, alcuni dei quali hanno avuto bisogno di molto più che un sostegno per gli studi. Di questa esperienza cui ho dato il massimo come docente e come persona porto tanti segni nella mia vita di relazione. Una parte di questo impegno è confluito nei due progetti “Etica del Volontariato” e “La nostra cittadinanza”, cui ho lavorato nell’ambito dei progetti di volontariato [link] finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia approfondendo così da una prospettiva pratica e sul campo temi già propri della mia ricerca.