Il mio nuovo libro di poesie è stato presentato il 15 giugno nella Casa della Musica da Enzo Santese, poeta, storico della letteratura e critico d’arte, e da Claudia Azzola, poetessa, scrittrice di raffinate novelle, traduttrice e curatrice della rivista Traduzionetradizione. Con la musica di Guido Davanzo e la mia lettura di alcuni testi l’incontro è stato teso fra emozione e grande calore, in un “luogo” quale è la Casa della Musica di Trieste in cui sembrava che tutti si respirasse di un unico respiro. Ringrazio tutti, ringrazio Alexandara Mitakidis che ha fatto le belle foto che troverete in galleria e Hari Bertoja che ha fatto la registrazione di cui vi metto il link:

 https://www.youtube.com/watch?v=-9oZj6ShKkU

Perché mi hanno dato molto da riflettere trascrivo qui sotto alcuni commenti degli amici presenti. L’ascolto è il dono più profondo della poesia e la parola pura ne è il veicolo migliore. Grazie. Io posso solo dire quello che dico sempre: “Non merito tanto!” ed è qualcosa di troppo grande riceverlo. Tuttavia è bello incontrarsi senza pensare a ciò che si merita e semplicemente dare quello che si ha e ricevere ciò che ti viene offerto.

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Un libro estremamente significativo S. P.

“Ho pianto alla presentazione, come anche S..
Leggerò tutto il libro con attenzione. Quello che avverto, è la permanenza dello scrivere da un luogo che io chiamerei “il luogo della Poesia”, o “il luogo dove va il poeta per poter scrivere”, un luogo metafisico e intimo insomma, dove non vai per ricercare la bellezza delle parole e delle forme, ma per riportare tutto quello che avverti, profondamente, in quel luogo, con estrema accuratezza, una tragica, accuratezza, semplice e potente, umana fino all’apoteosi. Questa è la miglior compagnia che può esserci nelle parole. è quello che io cerco personalmente nella poesia, e che purtroppo non trovo quasi mai. Forse anche perché non so ascoltare bene o non trovo la giusta empatia con la mia esperienza. La tua è una grande Poesia perché è sentita in ogni verso, e mi terrà compagnia ogni volta che la leggerò. H.B.

Era una bella presentazione! Soprattutto mi è rimasto impresso quello che dicevi sulla memoria, sull’importanza – non solo emotiva, ma anche vocale, musicale – di ogni persona che hai incontrato nel tuo cammino, nel tuo lavoro e impegno. E che poi tutte queste voci riecheggiano in te, ti arricchiscono, fino a dimensioni inimmaginabili. Tanta ricchezza che senti dentro di te fa anche la tua poesia molto ricca e molto particolare. Direi che sono rare le poesie che nello stesso momento riflettono tante voci che senti dentro, e cercano di parlare con una voce sola, quella tua, tanto variegata e tanto raffinata. E’ molto, ma molto particolare tua poesia, esprime il tuo mondo interno; una poesia molto intima, privata,non misurabile con i valori di varie poetiche di oggi. M.M..

Collezioni di attese…
Le poesie di Gabriella Valera
(ieri ho partecipato alla presentazione del suo ultimo libro: “Scendevamo giù per la collina”) mi fanno venire in mente le immagini di Lorenzo Mattotti. Attimi sottratti allo scorrere del tempo… Forme fluide e in perenne divenire, figure della soglia – come gli angeli di Rilke -, sospese tra il qui e l’altrove, tra il già e il non ancora. Capaci di volare leggere, nonostante il peso di inconsolabili rimpianti e di inguaribili nostalgie. Luce ed ombra. L’eterna lotta di Giacobbe con l’angelo. Condotta a passo di danza…
Mi sono davvero emozionato. G.Q.

Grazie Gabriella, è stato un piacere sentirti leggere le tue bellissime poesie, ed era come se il tempo avesse rallentato per fare in modo che si comprendessero bene. O.Gri.

Grazie per la bella serata …sei stata grande ..tu e Ottavio. V. Co.

Cara Gabriella, è stata una serata splendida dove l’emozione della poesia impregnava tutto. Ringrazio il tempo che mi è stato dato per esserci e te per aver scritto poesie di alto spessore. Un abbraccio e grazie di cuore. R.R.

E’ stata una serata stupenda. L’intensità della tua lettura è molto emozionante, mi hai trasmesso delle emozioni forti. E la prova di ciò che dico è che il pubblico era attento, silenzioso come raramente accade, tutti erano “presi”…. E.T.A.

Sei magnifica, Gabriella! Sono io che ringrazio te e il cielo di averti conosciuta! Le parole riempite con la tua energia straordinaria ritornano ad essere strumento strapotente di pura energia. Grazie, grazie, grazie! La serata e stata stupenda, sono felicissima di poter leggere ogni giorno le tue parole di pura luce e di pregare per te, per me, per riuscire a evolvere e un po’ ad assomigliare a te, che vuol dire sempre di più a me stessa… Nella mia vita ho solo letto di persone come te, ma è la prima volta che ho la benedizione di incontrare un essere di pura luce. Non so se sono “metarealistica” [con riferimento alla dedica che definisce la poesia di L. come “metarealistica”], ma mi sento sempre la metà di qualcosa e non so se un giorno riuscirò a diventare completa e a vivere in pieno… Oltrepassando le mie paure che mi limitano e bloccano. Lo vorrei tanto. Il fatto che tu esisti mi dà fiducia. Sei un esempio di tutti come si può vincere e far diventare luce anche il buio più profondo. Ti voglio un mondo di bene, carissima! E prego sempre che tu riesca a vincere la tua battaglia. Anche se da come vivi sei già una assoluta vincitrice! Un abbraccio fortissimo, carissima Gabriella! E di nuovo ancora grazie, grazie, grazie infinite…. L.R.D.

Buongiorno Gabriella. Volevo ringraziarti per la serata di sabato per quello che hai donato a tutti noi con la tua splendida presenza! Sei stata UNICA!! Con la tua grande forza e la profondità della tua poesia hai toccato il cuore di tutti i presenti, ne sono sicura! Il tuo libro è meraviglioso ma è così denso di significati che le poesie vanno lette e rilette molte molte volte per penetrare fino in fondo e scivolare lentamente sul fondo dell’anima. C.G.

Buongiorno cara.
Non potevo mancare per nessuna ragione del mondo. Ti ricordi cosa ti avevo detto la prima volta che ci siamo incontrate? Gabriella tu sei la poesia in persona. Sei la poesia in carne e ossa.
Sabato, la tua serata era la serata più significante, più bella, più profonda e più poetica dell’ anno.
Perciò, grazie a te cara.  L.B.

Meravigliosa presentazione ieri, molto commovente e piena di grazia L.D.

In un’epoca in cui tutti fanno storie, raccontano e si raccontano sui social ma soprattutto nella cosiddetta “realtà”, una riflessione profonda sul valore della parola poetica diventa prerogativa imprescindibile se di questa realtà si vogliono comprendere i più reconditi significati. Il libro che ho in mano (“Scendevamo giù per la collina” di Gabriella Valera Gruber) è una guida commossa e illuminante attraverso il “mistero” di una realtà fatta di “complessità”, di luci e ombre, di parola, ma anche di silenzi e assenze generatrici. Spero che una simile opera ottenga tutto l’apprezzamento e la diffusione che merita, e spero soprattutto che essa sia riconosciuta come nuovo termine di paragone della poesia italiana contemporanea. M.V.

Mia amica, quanto mi è simile la tua anima. Il tuo libro è un capolavoro, in ogni dettaglio, mi è molto prezioso. Questa memoria, questa tenerezza con cui sfidi le immagini, e il tuo trattare le parole con una gentilezza materna. Io le divoro, le rovino, le maltratto: eppure questo senso di assenza e ricordo credo ci renda così vicine. Mia amica, mia sorella. L.L.R.

Grazie per la fantastica serata, è stato un incanto di buona poesia, buona musica e bellissimo italiano che non ho l’occasione di sentire quasi mai. Ch.V.