Ritrovo oggi per caso questa recensione di Dario Talarico al mio secondo libro di poesie “Gente della mia vita”. La ritrovo bella e mi sento colpita dalla profondità del suo rileggermi. Ancora esprimo per lui il mio ringraziamento.

L’incipit della recensione:

Gente della mia vita (Ibiskos Editrice Risolo) è il secondo dei tre libri di poesie pubblicati da Gabriella Valera. Accompagnato e sostenuto dalle incisioni di Ottavio Gruber, al suo interno vengono abbracciati indistintamente, diremmo quasi democraticamente, la vita e la morte, l’incontro e la perdita, la guarigione, l’amore e l’assenza, il tempo, il cosmo e la preghiera, ma tutti, sempre, inequivocabilmente tesi al vitalismo, a una forza creatrice in grado di affermare che «il femminile del mio corpo / è tutto ciò che ho di grande» (p. 46) (lei, che non disdegna di riferirsi a sé, a un assoluto, con il maschile).

La recensione è pubblicata in https://www.lestroverso.it/sognarsi-mortali-leggendo-gente-della-mia-vita-di-gabriella-valera-gruber/