Merio Scattola, Teologia Politica, 2007

p. 113: Il passo compiuto da Hobbes è in realtà composto da due parti: da un problema di filosofia politica e da una tecnologia di scienz apolitica. L’interrogativo filosofico contiene il nucleo della teologia politica moderna, il dilemma di senso che può manifestarsi solo nell’assenza …

la scienza politica costruisce con le tecnologie del concetto, del principio, del sistema e del metodo la gabbia di un ordine immanente e artificiale.

I due elementi della teologia politica moderna, il problema e la tecnologia, esperirono due destini diversi e si realizzarono nella storia in due momenti differenti. Gli anni tra il 1648 e il 1918 videro il trionfo della soluzione tecnica, la quale si fonda sul problema teologico, ma contemporaneamente lo rimuove come se esso non esistesse. Essa vive sul e del problema dimenticandolo. Le due grandi tradizioni scientifiche del diritto naturale che coprì i secoli XVII e XVIII e dello storicismo che dominò l’Ottocento, furono due realizzazioni successive di questa tecnologia che costruì un ordine della politica e della storia riconoscendo come suoi unici soggetti gli Stati moderni in un orizzonte perfettamente secolarizzato [da confutare].

All’esaurirsi della tecnologia politica dopo la prima guerra mondiale ha corrisposto il riemergere del problema filosofico, il quale ha permesso sia di riprendere l’originaria domanda teologico politica sia di rendere trasparente a posteriori, dal punto di vista del suo compimento, l’intera vicenda del moderno.